Simboli Elettrici: Tutto quello che Devi Sapere

Simboli Elettrici: Tutto quello che Devi Sapere

Introduzione ai Simboli Elettrici

Quando si lavora alla creazione o al rinnovamento di un impianto elettrico, spesso si incontrano numerosi simboli, lettere e sigle complicati da decifrare nei vari schemi elettrici. Questi simboli possono sembrare ostici, ma sono fondamentali per una corretta comprensione e implementazione degli impianti elettrici.

Perché sono importanti?

La simbologia elettrica è essenziale non solo durante l'installazione o la manutenzione ma anche nella fase di progettazione, spesso eseguita con software come CAD, dove i simboli vengono inseriti direttamente nel disegno in formato DWG. Comprendere questi segni è quindi cruciale per lavorare in modo sicuro e conforme agli standard.

Guida ai Termini Elettrici

Per aiutarti a navigare tra questi termini e simboli, abbiamo preparato una guida che ti faciliterà il compito. Ecco alcuni punti chiave che ti permetteranno di decifrare la simbologia elettrica:

  • Comodità e praticità: Gli spazi limitati all'interno degli schemi elettrici rendono indispensabile l'uso di simboli e sigle per indicare normative e funzioni senza appesantire il progetto.
  • Uniformità: I simboli adottati seguono standard riconosciuti in numerosi Paesi Europei, non solo in Italia, permettendo una comprensione internazionale.
  • Avvertenze e controlli: La simbologia può indicare avvertenze, potenziali pericoli o elementi relativi a manutenzione e controlli come la normativa ISO 9001.

Differenze Internazionali

È importante notare che alcuni simboli potrebbero avere significati diversi negli Stati Uniti rispetto all'Italia, quindi è essenziale conoscere il contesto in cui verranno utilizzati.



Introduzione alle Normative degli Impianti Elettrici

La norma che regola questa nomenclatura è la CEI 3-25 che definisce i segni grafici, lettere, sigle di questi impianti. Queste sigle sono fondamentali per identificare la sicurezza del prodotto che si sta per utilizzare.

Identificazione del Prodotti attraverso le Sigle

Le sigle codificano e forniscono immediate informazioni sulla sicurezza del prodotto elettrico. Qui di seguito sono elencate le più comuni, divise per paragrafi e utilizzate in impianti civili o industriali.

Unità di Misura

Le unità di misura standard utilizzate per quantificare e valutare le grandezze elettroniche e elettriche sono fondamentali per il corretto funzionamento degli impianti. Ecco alcune delle più comuni:

  • V = Volt (tensione elettrica).
  • A = Ampere (corrente assorbita dal dispositivo connesso).
  • W = Watt (potenza assorbita).
  • Va = Volt/Ampere (potenza assorbita apparente).
  • Var = potenza reattiva utilizzata come parametro per valutare il rifasamento.
  • ΔV = differenza di potenziale.
  • C = Coulomb (quantità di corrente trasportata in 1 secondo dal flusso di corrente di 1 ampere).
  • °C = Gradi Celsius (temperatura).
  • ° F = Gradi Fahrenheit (temperatura).
  • Ah = Amper ora.
  • atm = atmosfere (molto utilizzato come unità di misura della pressione).
  • Cv o Hp = cavallo vapore.
  • Emu = unità di misura elettromagnetica.
  • F = Farad (capacità elettrica).
  • J = Joule (unità di misura dell'energia, calore e lavoro).
  • Hz = Hertz (Frequenza).
  • lm = Lumen (utilizzata come indicatore di intensità luminosa).
  • KWh = Kilowattora (conteggia l'energia elettrica utilizzata).
  • cosφ = Fattore di potenza.
  • P = Potenza attiva.
  • Pq/Q = Potenza reattiva
  • Ps/S = Potenza apparente
  • R = Resistenza elettrica.
  • T = Tensione elettrica.
  • U = Energia potenziale.
  • Z = Impedenza
  • P = Resistività
  • ω = Pulsazione
  • db = Decibel
  • cd = Candela
  • lx = Lux
  • ma = Milliampere
  • = kiloohm

Lettere Per Identificare Materiali e Apparecchi

Secondo le normative EC 750 e CEI 3-43, vengono adottate delle specifiche lettere. Di seguito, le lettere standard utilizzate per identificare i materiali e i dispositivi impiegati negli impianti:

  • A = Assemblaggi (amplificatori, componenti magnetici, circuiti stampanti).
  • B = Trasduttori (fotoelementi, convertitori di misura, trasduttori, fotodiodi, generatori di impulsi, celle di carico, microfoni, altoparlanti).
  • C = Condensatori.
  • D = Sistemi binari (monostabili, bistabili, regolazione, registrazione).
  • E = presenza di più di un materiale non contrassegnati da una lettera.
  • F = Dispositivo di protezione (fusibili, scaricatori di sovratensione, relè per la protezione).
  • G = Generatori (raddrizzatori, stabilizzatori, alternatori).
  • H = Dispositivi di segnalazione acustici o luminosi.
  • K = Relè di comando e contattori di potenza.
  • L = Bobine e induttanze.
  • M = Motori.
  • N = Sistemi e regolazione analogiche.
  • P = Strumenti di misura (timer a tempo, indicatori).
  • Q = Dispositivi per circuiti di potenza (sezionatori, invertitori di avvio o spegnimento).
  • R = Resistenze.
  • S = Dispositivi per circuiti di comando.
  • T = Trasformatori di comando e potenza.
  • U = Convertitori.
  • V = Tubi elettronici e semiconduttori (diodi, tubi a scarica, transistori).
  • W = Materiale per trasmissione (antenne tv, accoppiatori).
  • X = Terminali(capicorda, connettore per connessioni, raccordi).
  • Y = Dispositivi meccanici (Valvolame, freni, frizioni tutte azionate tramite corrente elettrica).
  • Z = Altro (Equalizzazione, Trasformatori, limitatori, filtri).

Terminologie Utilizzate negli Impianti Elettrici

Per capire meglio gli impianti, è fondamentale conoscere alcune terminologie specifiche. Ecco alcuni termini spesso utilizzati:

  • Dimensionamento = Progettazione calcolo per caduta di tensione ottimale.
  • Montante = Collegamento del cavo elettrico dal contatore all'interruttore differenziale.
  • Interruttore generale = Magnetotermico posto a monte dell'impianto. Arrestando questo interruttore la corrente elettrica non attraverserà i tuoi dispositivi.
  • Punto Luce = Postazione adibita per il comando dell'illuminazione.
  • Punto Presa = Postazione adibita per il posizionamento di spine e prese elettriche come ad esempio la spina tedesca Schuko.
  • Frutti = Componenti elettrici come ad esempio placche elettriche, interruttori bipolari, interruttori deviatori invertitori pulsanti.
  • Valore nominale = Limite massimo di sopportazione del dispositivo o conduttore.
  • Scatole di derivazione incasso = Cassette per il collegamento dei cavi e altri frutti.
  • CEI 64-8 = Normativa principale per impianti di bassa tensione civili.

Simbologia negli Schemi Elettrici

Gli schemi elettrici rappresentano visivamente le connessioni e le funzionalità degli impianti. Generalmente, vi sono tre tipi principali di schemi:

  • Funzionale: Schema semplificato che illustra la logica dell'impianto.
  • Montaggio: Utilizzato come istruzioni per effettuare i corretti collegamenti elettrici fra le differenti apparecchiature e il corretto allacciamento all'impianto.
  • Potenza: Questo schema indica invece la parte definita di potenza ovvero i motori o forza motrice di un sistema.
  • Connessione: In questo caso viene raffigurato in maniera molto più precisa e specifica la tipologia di connessione di un singolo apparecchio o la connessione fra più dispositivi.

La comprensione se la corrente è alternata o continua è essenziale per interpretare correttamente gli schemi elettrici, poiché il comportamento del flusso elettrico varia notevolmente tra i due tipi.

Standard di Sicurezza attraverso le Sigle

È importante tenere presente che esistono altre sigle che indicano specifiche normative di sicurezza, come ad esempio quelle relative alle norme ISO e CEI (es. ISO 9001 o CEI-64).

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